americano

AMERICANO

L’americano è un’esca molto sanguinolento chiamata anche canadese, si presenta di colore rosa chiaro. Ha la testa a proboscide di colore rosso scuro che il verme estroflette per almeno 2 cm provvista di un becco con cuoi può dare morsi molto dolorosi, molto ricco di sangue, e per questo motivo attira i vari pesci grufolatori o predatori come, saraghi, spigole ed orate non si tirano indietro di fronte ad un buon boccone sanguinolento, ma non sono escluse altre prede forse meno blasonate ma comunque di alto valore alieutico e gastronomico. Si vende in piccole scatole che contengono 4 5 vermi e della torba al costo di 4 o 5 euro per confezione. Se siete in cerca di grossi predatori consiglio di innescarlo intero. Se Con l americano si voglio insidiare grufolatori come mormore o saraghi si può dividere a piccoli pezzi.

Esiste un trucco per evitare il dissanguamento del verme e la sua relativa perdita di attrattiva, prendete l’americano dalla scatola e massaggiatelo con indice e pollice vedrete il verme assottigliarsi, a quel punto aumentate la pressione e lo vedrete separarsi in due pezzi, magicamente senza perdita di sangue. In questo modo avrete  inneschi belli grossi e sanguinolenti. Nel caso fosse necessario conservare dei capi di americano avanzati in una battuta di pesca occorre controllare l’umidità nella scatola.  Bisogna eventualmente di versare dell’acqua dolce per ripristinale

Conservare l americano

Necessita di essere conservato in frigo. Per aumentare il periodo di conservazione se compriamo più scatole di esca e preferibile utilizzare un verme per scatola. In questo modo possiamo lasciare più spazio in ogni scatola per gli altri vermi,la temperatura ideale è intorno a 14°. Esca molto valida da usare nel surf casting alla ricerca di spigole e saraghi. Usata nel beach ledgering regala la cattura di orate e grosse mormore. Ma spesso viene attaccata da tracine o altri piccoli pesci che la rovinano. Si innesca utilizzando un apposito ago. Facendo scivolare l’americano oltre a coprire l’amo anche il finale.

 

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