La pesca con la coffa o palamito

La pesca con la coffa o palamito i pesci che si possono insidiare.

La pesca con la coffa o palamito è una delle tecniche di pesca più antiche eseguite con la lenza. E’ possibile praticare questa tecnica di pesca con qualunque imbarcazione e a diverse distanze da  riva. Sicuramente in base al fondale profondità e periodo con la coffa o palamito possiamo insidiare diverse prede per non dire tutte le specie presenti nei nostri mari. Infatti col palamito si possono pescare dai grufolatori ai predatori.

Due parole sulla coffa o palamito e cos’è.

Il palamito o coffa in sintesi non è altro che una lunga lenza con diversi finali calata dalla barca, portata a fondo dai piombi e segnalata con delle boe. Questa tecnica è utilizzata sia dai pescatori sportivi che professionali con alcune differenze come il numero di ami. Pescare con la coffa è una tecnica di attesa che consente di catturare diversi pesci. Con un conoscenza dei fondali è possibile mirare la cattura di pesci pregiati e di taglia. In molti svolgono la pesca col palamito  in aggiunta ad altre tecniche svolte dalla barca. Non è raro che molti pescatori sportivi calano il palamito per poi dedicarsi alla traina, drifting o altre tecniche per poi recuperarlo prima di rientrare.

Le prede e gli hot spot per il palamito.

Sicuramente la scelta del posto dove calare la coffa è ovviamente fondamentale. Per avere dei buoni risultati con il palamito, questi ultimi non dovranno essere calati a caso.
In breve possiamo dire che secche al largo, cigliate, fondali rocciosi in genere, anche in prossimità della costa, sono gli hot spot migliori. Quasi indispensabili sono ecoscandaglio e GPS per trovare e ritrovare poi i posti migliori, che a volte si trovano a diverse miglia al largo.  Importante se si pesca nelle vicinanze delle rocce non calate direttamente sulla roccia, pena un quasi certo impiglio. E’ bene calare nelle vicinanze delle rocce dove gli scogli lasciano posto alla sabbia o al fango.

Per chi non ha tempo da perdere alla ricerca di hot spot può utilizzare le carte nautiche, dove trovare secca, relitti e altri posti interessanti.

Sicuramente è facile intuire che in base al tipo di fondali profondità si possono insidiare alcune prede più tosto che altre:

Nelle vicinanze della costa è possibile insidiare Mormore, orate, tanute, pagelli con esche come il gambero o gli anellidi, nelle vicinanze di roccia anche il sarago. Andando verso il largo su fondali più importanti in prossimità di secche o cigliate dentici, cernie e murene sono le prede più frequenti. Tutto sta dove facciamo lavorare le nostre esche, lasciate a mezz’acqua vicino la costa non mancheranno leccie stelle ed occhiate ma più a largo si hanno belle sorprese con tonni, palamite e lampughe.

Come realizzare la coffa o palamito, cordino trave finale girelle moschettoni e ami.

Per prima cosa bisogna individuare cosa vogliamo insidiare con la coffa per dimensionarla correttamente. Come è facile capire un amo per i saraghi sara piccolo per pescare i dentici e anche il bracciolo troppo sottile. Inoltre dobbiamo trovare un sistema per raccogliere il nostro palamito che ci consente una facile calata e recupero senza grovigli e per questo è ideale l’utilizzo di alcune ceste realizzate per lo scopo. Anche le boe di segnalazione del palamito o coffa sono facilmente reperibili sul mercato e sono anche dotate di luce Led stroboscopica per essere facilmente individuate. La lenza madre oltre ad essere dimensionata in base alle preda che si vogliono insidiare dovrà essere dimensionata anche al numero di ami utilizzati. 

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