Melù

Melù in sintesi descrizione, habitat, alimentazione, pesca ed esche.

Il melù o potassolo (Micromesistius poutassou) è un pesce di mare della famiglia Gadidae.

Descrizione in sintesi del Melù.

Ha corpo snello e affusolato (meno alto del genere Gadus). La testa è conica con bocca ampia e mascella inferiore lievemente prominente o uguale alla superiore. Nella mascella superiorevi è una fila esterna di denti sottili,acuminati e rivolti indietro, e una fascia interna di dentini piccolissimi. In quella inferiore esiste solo la fascia esterna di denti aghiformi.

L’occhio è grande e circolare.  Non esiste barbiglio al disotto della mandibola.

Tutto il corpo è ricoperto di piccole squame poco visibili, che coprono la testa e si estendono sulla parte basale delle pinne impari. La linea laterale è rettilinea e segue il profilo del dorso.
Le pinne dorsali sono tre. Le prime due strette e triangolari e la terza lunga e più bassa. Le anali sono due, la prima, molto lunga, si originaall’altezza dell’inizio della prima dorsale, la seconda è in posizione opposta alla terza dorsale, a cui somiglia molto.

Colore grigio piombo sul dorso, più chiaro sui fianchi fino a argenteo e bianco latteo sul ventre. Al margine posteriore dell’opercolo e alla base della pettorale presente una macchia nera, non sempre evidente. Pinne grigiastre, membrana della bocca bluastra o violetta.

Brevemente distribuzione e habitat del Melù.

È una specie a distribuzione piuttosto nordica ed è diffusa nell’Oceano Atlantico orientale tra la Norvegia settentrionale, l’Islanda ed il Marocco; è presente, anche se non comune, anche sulle coste atlantiche nord americane canadesi e del New England settentrionale, dove sembra che sia giunto negli ultimi 50 anni. Nel mar Mediterraneo è diffuso dappertutto tranne le coste del sud est; è comune nelle acque italiane.

È un pesce pelagico, vive in acque aperte a profondità tra i 100 ed i 900 metri su fondali di almeno 500-1000 metri. Di notte si avvicina alla superficie, a non meno di 100 metri di fondo, comunque.

Alimentazione in breve del Melù.

È carnivoro, caccia crostacei planctonici e piccoli pesci.

I metodi di pesca e come pescare in mare  il Melù.

Si cattura dai pescatori professionisti con reti e palamiti, mentre è preda occasionale dei pescatori sportivi a bolentino.

Brevemente l’esca e l’artificiale migliore per il Melù.

Sicuramente esche come sarde e gambero sono le esche migliori per il potassolo .

Dove pescare in sintesi il Melù.

E’ una specie batipelagica che frequenta acque tra i 100 e i 500 metri al largo delle coste, verso cui, però, si spinge spesso.  La riproduzione avviene in profondità (1000m), con attività massima tra marzo e aprile. Nei mari italiani è abbondante, ma sempre al disotto dei 200 metri.

 Brevemente periodo e mesi migliori per la pesca del Melù.

Si pesca durante tutto l ‘anno senza sensibili differenze di catture durante i diversi periodi e stagioni dell’anno.

Nome dialettale in breve del Melù.

  • In Liguria e conosciuto come Ocialone Putasseu Stoccafisso.
  • Nel Veneto e conosciuto come Molo da parangal.
  • In Sardegna e conosciuto come Putassù Stocco.
  • A Venezia  e conosciuto come Molo da parangal.
  • In Toscana e conosciuto come Putassone.
  • Nelle Marche e conosciuto come Occhialone.
  • In Abruzzi e conosciuto come Molo Stocco.
  • Nel Lazio e conosciuto come Nuzzu sbene Tenchia.
  • In Campania e conosciuto come Lupara Melù, Lope.
  • Nelle Puglie e conosciuto come Pesc sben Lozza.
  • In Calabria e conosciuto come  Mirruzzu sapunaru.
  • Infine in Sicilia e conosciuto come Mirruzzu ‘mperiali Struzzu Mirruzzu Sadda i Spagna.

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