pescare palamite con la bolognese

Come pescare palamite con la bolognese dal molo nei porti o imboccature.

Pescare palamite con la bolognese è un grande emozione, la palamite è uno dei pesci più possenti che possiamo pescare con questa tecnica. Indubbiamente per pescare con successo le palamite è ben diverso che pescare le solite prede di questa tecnica, occorrono attrezzature robuste e affidabili.

Sicuramente molti pescatori rimarrebbero sorpresi di scoprire che negli spot di pesca portuali che frequentano ci sono le palamite, e possono essere pescati a bolognese.

 

Montature per pescare le palamite con la bolognese.

La montatura per pescare le palamite con la bolognese è realizzata con molta attenzione utilizzando un galleggiante scorrevole. Come è facile intuire bisogna essere preparati a combattere un pesce piuttosto possente che mette alla prova tutta l’attrezzatura. Si utilizza un sistema classico come uno stopper in gomma per fermare la discesa della lenza. Dopo la piombatura si utilizza una girella tripla dove legare il terminale.

I galleggianti per la pesca della palamita a bolognese.

Il galleggiante deve essere di una grammatura compresa tra gli 8 e i 30 grammi in base alla distanza che si vuole raggiungere. Importante sicuramente la taratura del galleggiante che deve essere fatta con precisione, nonostante l’aspetto aggressivo la palamita è un pesce molto sospettoso.

Il terminale per la pesca della palamita a bolognese.

galleggiante per pescare palamite con la bolognese

Le palamite per il loro carattere sospettoso ci inducono ad utilizzare terminali in fluorocarbon. Il terminale è realizzato con due fili di diverso diametro, utilizzando due metri di 0,25 legati a 15 centimetri di 0,40 da legare all’amo. Per legare il 25 col 40 si può utilizzare un nodo UNI. In molti utilizzano una robusta girella del 14-16, ma è da preferire un nodo per essere il più invisibile possibile.

Gli ami per la pesca della palamita a bolognese.

Gli ami che si prestano bene per innescare la sarda esca ideale per le palamite a bolognese sono gli aberdeen ad occhiello. Per pescare i palamite con la bolognese si utilizzano appunto gli aberdeen ad occhiello che molte aziende siglano F 31 della misura 1/0 o 2/0.

La spallinata per la taratura del galleggiante per la pesca della palamita a bolognese.

La piombatura o taratura del galleggiante per pescare le palamite a bolognese è realizzata con una corona di pallettoni. Si utilizzano del piombo sferico da 2 o 2,5 grammi l’uno.

 

Attrezzatura per pescare la palamita a bolognese.

Sicuramente non bisogna andare sul leggere per catturare le palamite  a bolognese ma non bisogna nemmeno esagerare per ridurre le emozioni. In sintesi bisogna utilizzare attrezzatura affidabile nei minimi dettagli dagli anelli delle canne al filo in bobina.

La canna a bolognese per pescare la palamita.

La canna a bolognese per pescare la palamita sicuramente deve essere robusta, di grammatura superiore ai 15-20 grammi. Brevemente le canne che aiutano a portare la palamite a guadino ha un’azione medium strong o strong.

Il mulinello per pescare la palamita a bolognese.

Brevemente i mulinelli per pescare la palamita a bolognese altre ad essere meccanicamente affidabili devono avere una frizione rapida e fluida. La fuga delle palamita ci costringe ad utilizzare mulinelli di misura adeguata dai 4000 ai 5000.

Il filo in bobina per pescare la palamita a bolognese.

I mulinelli per pescare la palamita a bolognese devono essere caricati con dell’ottimo nylon del 0,28 o dyneema dello 0,16. Se si decide di utilizzare il dyneema bisogna aggiungere uno spezzone di circa 20 metri del 0,28 di nylon per dare un pò di elasticità.

Esca per pescare la palamita a bolognese.

L’esca regina per pescare la palamite e sicuramente la sarda che si utilizza anche per la pasturazione. La sarda per pescare le palamite deve essere fresca possibilmente non congelata. L’innesco della sarda deve essere eseguito con l’apposito ago da innesco facendo passare tutto il terminale all’interno della sarda. Bisogna far scorrere il terminale dalla testa alla coda bloccando l’amo in prossimità dell’occhio. Per realizzare un innesco che non si affloscia sull’amo si può rafforzare legando la coda col filo elastico tra 25 e  40.

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