Puntura dello scorfano tracina e pesce scorpione

Puntura dello scorfano tracina pesce scorpione e ricci di mare rimedi e cosa fare se si viene punti.

La puntura dello scorfano della tracina o pesce scorpione oltre ad essere molto dolorose possono essere anche molto pericolose. Per questo bisogna prestare molta attenzione se si pesca uno di questi pesci. Inoltre la puntura di uno di pesci pesci può provocare diverse reazioni anche gravi che richiedono le cure mediche.

Puntura dello scorfano.

Le vittime della puntura dello scorfano, possono essere sia pescatori e raramente bagnanti. Questo pesce è diffuso in molti mari compresi i mari che bagnano l Italia Mediterraneo, Adriatico e  Ionio. Può succedere facilmente di essere punto da uno degli aculei se non si riconosce e si prova a slamare senza fare attenzione. Non molti pescatori sportivi riconoscono questo pesce, vale sempre la regola che se non si riconosce un pesce e sempre consigliabile tagliare la lenza senza toccarlo e ributtandolo a mare.

Puntura dello scorfano

Rimedi alla puntura dello scorfano.

Il veleno per la precisione la tossina di questi pesci sono termolabili. In caso di una puntura accidentale non è da prendere sotto gamma anche se non bisogna andare in panico. In rari casi la puntura degli scorfani provoca nausea, vomito, shock, perdita di coscienza, vertigini e ipotensione .Alcuni accorgimenti possono aiutarci a combattere tale tossina:

Bisogna subito cercare di far fuoriuscire più sangue possibile premendo sulla ferita. Assolutissimamente si sconsiglia di tamponare la ferita.

sciacquare con acqua di mare e cerca di togliere ogni frammento di spina se presenti, evitando di lacerare la cute.

Non bisogna mai mettere del ghiaccio sopra anzi essendo una tossina termolabile bisogna avvicinare la ferita vicino una fonte di calore. Il calore uccide la tossina,immergere la parte del corpo interessato in acqua calda se possibile. Nel caso non si dispone dell’acqua calda si può riscaldare un oggetto e appoggiarlo sulla puntura.

I scorfani spesso sono conosciuti per l’aculei o spine dorsali ma bisogna conoscere anche gli aculei opercolari e quelle anali sono ugualmente pericolosi.

Non è assolutissimamente sbagliato abbandonare la battuta di pesca soprattutto se siamo soli. Visto che può provocare in alcuni casi shock anafilattico. Si consiglia di non prendere il tutto sotto gamma e rivolgersi al pronto soccorso o comunque a un dottore.

Puntura della tracina o pesce ragno.

Le vittime della puntura della tracina o pesce ragno, non sono solo i pescatori ma spesso anche bagnanti. Questo pesce è diffuso in molti mari compresi i mari che bagnano l italia Mediterraneo,

aculei della tracina

Adriatico e Ionio. Può succedere facilmente di essere punti da uno degli aculei facendo il bagno, e finire in ospedale.

Le tracine si infossano nel fondale sabbioso, lasciando liberi solo gli occhi e le spine velenifere. Può capitare di mettere un piede sul loro nascondiglio ed essere vittima del loro aculeo. Essendo un pesce molto aggressivo spesso abbocca agli ami dei pescatori, conosciuta e temuta da tutti i pescatori spesso riesce a vendicarsi con dolorose punture.

Rimedi alla puntura della tracina o pesce ragno e cosa fare.

Il veleno per la precisione la tossina di questi pesci sono termolabili. In caso di una puntura accidentale non è da prendere sotto gamma anche se non bisogna andare in panico.  Alcuni accorgimenti possono aiutarci a combattere tale tossina:

Bisogna subito cercare di far fuoriuscire più sangue possibile premendo sulla ferita. Assolutissimamente si sconsiglia di tamponare la ferita.

Puntura tracina

sciacquare con acqua di mare e cerca di togliere ogni frammento di spina se presenti, evitando di lacerare la cute.

Non bisogna mai mettere del ghiaccio sopra anzi essendo una tossina termolabile bisogna avvicinare la ferita vicino una fonte di calore. Il calore uccide la tossina, immergere la parte del corpo interessato in acqua calda se possibile. Nel caso non si dispone dell’acqua calda si può riscaldare un oggetto e appoggiarlo sulla puntura.

La tracina Spesso è conosciuta per l’aculei o spine dorsali ma bisogna sapere che gli aculei opercolari sono ugualmente pericolosi.

Non è assolutissimamente sbagliato abbandonare la battuta di pesca soprattutto se siamo soli. Visto che può provocare in alcuni casi shock anafilattico. Si consiglia di non prendere il tutto sotto gamma e rivolgersi al pronto soccorso o comunque a un dottore.

Puntura del pesce scorpione o pesce leone.

Le vittime della puntura del pesce scorpione o pesce leone, sono sopratutto i pescatori sportivi non bisogna confonderlo con le gallinella. Questo pesce è diffuso nel Mar Rosso e nell’Oceano Pacifico, dal Sud-Est asiatico fino all’Australia, dal Giappone alla Polinesia. Abita le lagune e i fondali sassosi e di barriera fino a 150 metri di profondità. I giovani tendono ad allontanarsi in  mare aperto dal loro luogo di nascita, alla ricerca di nuovi habitat: questo giustifica la loro grande diffusione. La specie accidentalmente introdotta negli anni ’90 nell’Oceano Atlantico, invadendo progressivamente anche tutto il Mar dei Caraibi.

Il pesce scorpione è una delle specie più invasive al mondo. Un team di ricercatori hanno segnalato La presenza del pesce scorpione in acque italiane, nella riserva naturale di Vendicari in Sicilia. Non è difficile immaginare una progressiva invasione lungo tutte le coste italiane.

Rimedi alla puntura del pesce scorpione o pesce leone e cosa fare in caso.

La puntura di questo pesce è in grado di produrre un avvelenamento che sono classificati in tre gradi:

  • Primo grado producono eritema, ecchimosi o anche cianosi della parte colpita.
  • Secondo grado compaiono vesciche attorno alla puntura.
  • Terzo grado producono necrosi locale e variazione della sensibilità, che possono durare anche per più giorni.

Più rari sono gli effetti a livello sistemico, che includono ma non sono limitati a questi: dolore alla testa, nausea, vomito, dolori e crampi addominali, paralisi agli arti, iper- o ipotensione, difficoltà respiratoria, ischemia del miocardio, edema polmonare, sincope. Sono stati documentati rari casi di decesso.

Puntura del pesce scorpione

Il veleno per la precisione la tossina del pesce scorpione è termolabile. In caso di una puntura accidentale non è da prendere sotto gamma anche se non bisogna andare in panico. Alcuni accorgimenti possono aiutarci a combattere tale tossina:

Bisogna subito cercare di far fuoriuscire più sangue possibile premendo sulla ferita. Assolutissimamente si sconsiglia di tamponare la ferita.

sciacquare con acqua di mare e cerca di togliere ogni frammento di spina se presenti, evitando di lacerare la cute.

Non bisogna mai mettere del ghiaccio sopra anzi essendo una tossina termolabile bisogna avvicinare la ferita vicino una fonte di calore. Il calore uccide la tossina,immergere la parte del corpo interessato in acqua calda se possibile. Nel caso non si dispone dell’acqua calda si può riscaldare un oggetto e appoggiarlo sulla puntura.

Non è assolutissimamente sbagliato abbandonare la battuta di pesca soprattutto se siamo soli. Visto che può provocare in alcuni casi gravi conseguenze. Si consiglia di non prendere il tutto sotto gamma e rivolgersi al pronto soccorso o comunque a un dottore.

Puntura dei ricci di mare rimedi e cosa fare in caso di puntura.

ricci di mare sono alcuni degli animali meno aggressivi del mare mediterraneo, ma sono comunque responsabili del ferimento di numerosi bagnanti e subacquei. Spesso vengono calpestati e  inevitabilmente feriscono con dolorose punture dovute al loro colpo coperto di spine. In questo caso è consigliabile rivolgersi a un medico per evitare infezioni.

I ricci di mare infliggono dolorose punture a chi si avventura tra gli scogli sommersi. Le punture dei ricci sono dolorose e molto pericolose a causa della presenza di organi chiamati pedicellarie. Questi tra gli aculei rilasciano veleno quando si attaccano a qualcosa . La punture dei ricci di mare può causare.

  • Gonfiore.
  • Arrossamento.
  • Dolore ed infezioni.
  • Molteplici forature profonde possono addirittura portare ad una paralisi. Insufficienza respiratoria e morte.

Se si avverte un dolore al torace o difficoltà a respirare, si deve ricevere immediata assistenza medica. Al fine di evitare complicazioni, è importante intervenire subito curando le punture.

ATTENZIONE. Questi sono solo dei consigli trovati in rete. Si consiglia sempre di rivolgersi a una struttura medica.

 Per prestare le cure necessarie a una ferita provocata del riccio di mare si ha bisogno di:
  • Acqua bollente
  • Una spugna
  • Pinzette sterilizzate
  • Un rasoio con della crema da barba
  • Cera
  • Sapone e acqua fresca
  • Lozione o crema antibiotica
  • Un panno imbevuto di aceto
  • Paracetamolo o ibuprofene

ATTENZIONE. Questi sono solo dei consigli trovati in rete. Si consiglia sempre di rivolgersi a una struttura medica.

Come procedere:

  1. Come prima cosa, immergete la ferita provocata dal riccio dai trenta ai sessanta minuti in acqua calda. L acqua deve essere calda più possibile quanto si riesce a sopportare. Potete anche tamponare la ferita con delle spugnature. Questo aiuta ad alleviare il dolore.
  2. Estraete tutte le spine più grandi con l’ausilio di una pinzetta sterilizzata. Le spine che sono penetrate nei pressi di un’articolazione possono richiedere la rimozione chirurgica.
  3. Rimuovete le pedicellarie spalmando crema da barba sulla ferita e rimuovendola delicatamente con un rasoio. Potete rimuoverle anche riscaldando della cera, applicarla sulla pelle e rimuoverla una volta asciutta.
  4. Pulite la ferita con acqua dolce e sapone e sciacquate abbondantemente con acqua fresca.
  5. Durante il giorno mantenete la ferita aperta: non soffocatela con bende o suture. Applicate una lozione o una crema antibiotica se si verificano gonfiore,arrossamento o altri segni di infezione.
  6. Consultate il medico, che eventualmente vi potrà prescrivere anche degli antibiotici orali.
  7. Durante la notte invece, avvolgete la zona in un panno imbevuto d’aceto e ricopritelo con della pellicola trasparente per tenere saldo il bendaggio.
  8. Dietro consigli di un medico. Potete alleviare il dolore con dosi di paracetamolo o ibuprofene, se necessario. Il paracetamolo può essere assunto ogni quattro ore, l’ibuprofenem invece, ogni sette-otto ore.

ATTENZIONE. Questi sono solo dei consigli trovati in rete. Si consiglia sempre di rivolgersi a una struttura medica.

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