Triotto

Triotto , habitat, alimentazione, pesca ed esche.

Il triotto (Rutilus aula) è un pesce d’acqua dolce, della famiglia dei ciprinidi.

Descrizione in sintesi dei Triotti .

testa e bocca del triotto

Il triotto è abbastanza snello ed un po’ compresso lateralmente. La livrea è argentea con tonalità verdastre sul dorso e con una striscia scura (spesso con riflessi violacei) sul fianco. L’iride dell’occhio è rossastra mentre le pinne sono incolori o verde brunastro.

Brevemente l’habitat dei Triotti .

È una specie endemica dei corsi d’acqua della Pianura Padana, presente anche in alcuni fiumi dell’Istria slovena e croata . È stato introdotto in molti corsi d’acqua dell’Italia peninsulare dove ha formato popolazioni stabili (fenomeno noto come transfaunazione).

L’alimentazione in breve dei Triotti .

Ha dieta onnivora come altri della famiglia dei ciprinidi a cui appartiene. Ama pascolare in acque stagnanti o con poca corrente dove si nutre di vegetali, crostacei, vermi ed insetti.

I metodi di pesca e come pescare il Triotto .

Si cattura occasionalmente con lenze dedicate alla pesca di altri pesci, mentre è molto apprezzato dai garisti con numerose catture.

Brevemente l’esca e l’artificiale migliore per i Triotti .

Considerando ci cosa si nutre in sicuramente possiamo affermare che se si hanno catture occasionali sopratutto col bigattino. Anche se non si concentra una battuta di pesca a questo pesce si anno sicuramente maggiori catture quando si pesca appunto col bigattino, infatti è una delle esche più catturanti per questo pesce.

Dove pescare in sintesi il Triotti .

Predilige acque stagnanti o a corrente lentissima con ricca presenza di vegetazione acquatica.

Periodo e mesi migliori in breve per la pesca al Triotto .

Come detto in precedenza non si concentrano battute di pesca a questo pesce per le scarse qualità alimentare e per la poco sportività ma si può dire che non si rilevanti variazioni di numero di catture durante il corso dell’anno.