Capire se il gatto sta morendo

Come capire e cosa fare quando il gatto sta morendo.

Se il gatto sta morendo ha dei comportamenti ben precisi che dobbiamo essere in grado di riconoscerli. Infatti se siamo in grado di riconoscere i segni che un gatto sta morendo possiamo essere in grado di prestagli le cure necessarie o di rendere gli ultimi momenti della loro vita più piacevoli e sereni. I gatti in natura vivono circa 15 anni anche se l’aspettativa di vita dipende molto dalla razza e col miglioramento della qualità di vita può arrivare a 20-25 anni. Ma nonostante la qualità della vita dei nostri gatti all’interno delle mura di casa, dall’amore che gli diamo e le cure veterinarie purtroppo arriva questo triste momento.

Quando un gatto sta morendo lo sente e assume un  preciso comportamento che lo può portare a rifiutare il cibo, avere poche energie e perdere peso cercando istintivamente di starsene per conto proprio. La morte è un processo naturale che prima o poi qualsiasi essere vivente dovrà affrontare, ma è bene sapere quando rivolgerti al veterinario e poter accudire il micio al meglio e assisterlo fino alla fine oppure curarlo per farlo guarire. Inoltre sarà un momento di particolare tristezza ma bisogna sapere cosa fare come comportarsi se il gatto sta morendo e soffre inutilmente.

Come capire se un gatto sta morendo i principali sintomi.

I comportamenti e i sintomi qui elencati non significa strettamente che il gatto sta morendo ma sicuramente che non sta bene e quindi ha bisogno di una visita veterinaria.

Gatto sta morendo

Il comportamento di un gatto che sta morendo.

  • Uno dei segnali principali che può farci sospettare che il nostro gatto sta morendo è un progressivo cambio di comportamento e di abitudini. La variazione di personalità si può manifestare quando il gatto sta morendo col fatto che evita il contatto fisico e le coccole. Spesso anche si mostra particolarmente irritato quando proviamo ad avvicinaci perchè è plausibile che accusi dolore al contatto.
  • Un altro comportamento anomali che può farci pensare che il gatto sta morendo è quando un gatto indipendente diventa improvvisamente bisognoso di attenzione e di coccole.
  • Se il gatto sta morendo o sta molto male rinuncia a marcare il territorio iniziando a non strusciarsi contro tutto quello che trova, comprese le persone che ama.

Il gatto sta morendo perchè si nasconde.

È un comportamento comune tra i felini particolarmente timorosi o che stanno male. Tuttavia, un animale che sta per morire si sente vulnerabile, per questo molti gatti vanno alla ricerca di un luogo isolato.

  • Quando un gatto sta morendo o è molto malato è probabile che tende a nascondersi. Un gatto tende a nascondersi perchè se è gravemente malato sente il bisogno di riposare in un luogo tranquillo e confortevole dove non può essere disturbato. In questo caso i gatti prediligono nascondersi in luoghi freschi e ombreggiati.
  • Quando un gatto sta morendo o sta molto male va cercato per prestargli le cure necessarie, infatti molto spesso potrebbe non muoversi più nemmeno per mangiare, bere o utilizzare la lettiera.
  • Se il tuo gatto sta morendo ed è abituato ad uscire è importante cercare di tenerlo in casa in modo che non si nasconda in qualche luogo che sia poi difficile trovarlo. Inoltre è possibile che vada a nascondere in luoghi pericolosi come può essere il cofano motore di un’auto.
  • Se il veterinario non ci ha dato speranza e il gatto sta morendo e tende ad isolarsi anche se è triste bisogna rispettare i sui spazi magari. quando un quatto sta morendo si sente vulnerabile e il suo istinto gli dice che è più esposto ai predatori. Perciò è facile che possa andare a rifugiarsi nei luoghi da lui più amati. Per questo se crediamo che sia arrivato il suo momento, non disturbiamolo e lasciamo che trascorra sereno le sue ultime ore di vita rispettando le sue volontà.
  • Sicuramente non è facile intuire quando un gatto sta morendo o sta male soprattutto se non ha sintomi evidenti, l’unica cosa che possiamo notare e che tende maggiormente a nascondersi.

Il gatto sta morendo e modifiche nell’alimentazione.

Non è insolito che un gatto inizia a fare i caprici in fatto di cibo e si rifiuta di mangiare quello che fino a poco fa adorava. Quindi è bene capire se è solo un capriccio o è un malessere che lo induce a non mangiare.

  • Bisogna fare attenzione a un gatto che non riesce a mangiare da solo. Se il gatto mangia soltanto in tua presenza o addirittura vuole aiutato per mangiare è probabile che stia veramente male.
  • Uno tra i sintomi di un gatto che sta morendo o sente di morire è quello di rifiutare il cibo. Potrebbe essere un semplice capriccio del gatto ma se si rifiuta di mangiare diversi cibi che gli proponiamo è sicuramente il caso di farlo visitare da un veterinario.
  • In aggiunta al rifiuto del cibo se sono comparsi sintomi come diarrea, convulsioni, vomito o sangue nelle urine non bisogna perdere tempo e portare il gatto subito dal veterinario.
  • Se il gatto si nasconde e quando lo si trova si rifiuta di mangiare e bere anche se gli porti il suo cibo preferito è probabile che sta veramente male. Inutile dire che bisogna farlo visitare al più presto da un veterinario.
  • Può capitare che il gatto rifiuta il cibo e l’acqua per un giorno e senza altri sintomi non c’è da preoccuparsi se il giorno dopo riprende a nutrirsi normalmente. In generale, bisogna rivolgersi al veterinario se un gatto non mangia per due giorni di seguito.
  • Se il gatto si stabilisce accanto alla ciotola dell’acqua è probabile che stia male al punto da poter morire.
  • Bisogna anche preoccuparsi se il gatto nonostante mangi mostrare segni fisici di anoressia, tra cui aspetto sciupato, pelle flaccida e occhi infossati.
  •  L’utilizzo di una lettiera diagnostica con granuli che cambiano colore in base al pH dell’urina, può essere utile per capire se il nostro gatto soffre di qualche malattia.

Gatto sta morendo

Il gatto sta morendo e non si dedica più al suo aspetto e la sua pulizia.

Un gatto sano da molta importanza al suo aspetto, infatti passa molto del suo tempo a leccarsi per curare il suo mantello e tenerlo pulito. Anche se ci sono gatti che passano più tempo alla cura del suo pelo lo fanno tutti per diverso tempo al giorno. Infatti se il gatto presenta un aspetto trasandato,  sta lanciando un segnale ben preciso di malessere.

  • Uno dei sintomi di un gatto che sta morendo o che sta male è sicuramente un aspetto trasandato. Uno dei motivi che può spingere il gatto a smettere di leccarsi sta nel fatto che è troppo debole per prendersi cura di sé e del proprio pelo.
  • La presenza di macchie opache sul mantello del gatto è un sintomo da non sottovalutare infatti le macchie di urina opacizzerebbero il pelo. Questo è dovuto al fatto che un gatto che non ha abbastanza forze per raggiungere la lettiera potrebbe farsi la pipì addosso.
  •  Un gatto che sta morendo o che ha un preoccupante malessere potrebbe perdere abbondanti quantità di pelo.
  • Gli occhi di un gatto potrebbero avere un aspetto diverso quando l’animale è vicino alla morte. Uno o entrambi potrebbero dilatarsi; ciò potrebbe anche essere indice del fatto che abbia avuto una crisi. In altri casi, un gatto potrebbe sembrare cieco o presentare una patina sugli occhi, che potrebbero anche sembrare incavati.
  • Quando un gatto sta morendo si indebolisce e può avere poco o nessun controllo dei muscoli del tratto urinario e dei movimenti intestinali ed è possibile che evacui per la casa. Non bisogna sgridarlo ma bisogna avere pazienza con loro senza spingerli ad utilizzare la lettiera.
  • Alcuni gatti anziani anche se non stanno per morire non riescono più a toelettarsi bene o non lo fanno affatto. Bisogna aiutarli spazzolandoli regolarmente prendendoci noi cura di loro. Sicuramente ce ne saranno grati.

Crisi convulsive del gatto che sta morendo.

Le convulsioni del gatto si riconoscono facilmente perché inizia a miagolare forte e rovescia la testa all’indietro, inarcando la schiena e di solito resta incosciente per la durata della crisi. Dopo un episodio del genere è sicuramente bene consultare il veterinario.

    • Un gatto può avere delle crisi convulsive prima di morire, infatti se un gatto ha delle crisi convulsive significa che qualcosa non va. Può capitare che un gatto ha 3 4 crisi convulsive l’anno che sicuramente non sono da sottovalutare ma non significa che il gatto sta morendo. Quando si fanno più frequenti con cadenza quotidiana è possibile che il gatto stia per morire. Spesso capita che prima che un gatto muore queste crisi si intensificano e potrebbe avere una due o molte più crisi simili nel giro di poche ore. In questo caso e bene offrire al gatto un luogo accogliente dove stare mentre si avvicina alla morte.

Parametri vitali di un gatto sanno per capire se un gatto sta morendo.

Se i parametri vitali del gatto sono alterati vuol dire che il gatto sta morendo o ha una grave malattia. Per questo se scopriamo che uno o più parametri del nostro gatto sono alterati bisogna consultare il veterinario. I parametri vitali da osservare sono 4. Inoltre bisogna controllare se il gatto ha un odore differente. Quando gli organi del gatto iniziano a compromettersi, si accumulano tossine nel corpo che causano cattivo odore. Se il tuo gatto è vicino alla morte, dal momento che non ha modo di eliminare le tossine, l’alito e il corpo potrebbero emanare un cattivo odore che nel corso del tempo peggiora gradualmente.

      1. Frequenza cardiaca: La frequenza cardiaca di un gatto sanno è più alta rispetto a quella umana e tra i 140 e 200 battiti al minuto.
      2. Temperatura corporea: La temperatura corporea di un gatto sanno deve essere tra i 38ºC e i 39ºC.
      3. Frequenza respiratoria: La frequenza con cui respira un gatto sanno e tra 20 respiri e i 30 al minuto.
      4. Tempo di riempimento capillare: I capillari delle mucose si devono riempire in un tempo inferiore a due secondi.

Gatto sta morendo

Come controllare la frequenza cardiaca del gatto.

come detto in precedenza il battito cardiaco di un gatto in salute oscilla tra i 140-220 battiti al minuto. La frequenza cardiaca diminuisce, però se il gatto sta morendo o molto debole. Se i battiti al minuto sono inferiori al valore standard prima di andare in panico bisogna ripetere la conta per essere sicuri di averli contati correttamente. Se siamo certi del risultato bisogna portare il gatto dal veterinario.

Per misurare la frequenza cardiaca del gatto bisogna poggiare la mano sul cuore del gatto. Il cuore del gatto si trova sul fianco sinistro, appena dietro la zampa anteriore. A questo punto bisogna contare il numero di battiti che il cuore fa in 15 secondi per poi moltiplicarli per 4. In questo modo otterremo i battiti al minuto.

Come misurare la temperatura corporea di un gatto.

Una temperatura corporea del gatto sotto i 37,5 può significare che il cuore del gatto non sta lavorando a dovere mentre una temperatura sopra i 39 gradi che ha un infezione.  Per misurare la temperatura corporea di un gatto si ha bisogno di un termometro per animali o di un termometro digitale rettale. Utilizzando un termometro per animali si può misurare la temperatura in un orecchio. Nel caso dell’utilizzo di un termometro digitale rettale, bisogna inserirlo leggermente nel retto del gatto e attendere il segnale acustico prima di leggere la temperatura.

Come controllare la respirazione di un gatto.

Se i polmoni funzionano meno efficacemente la respirazione accelera la respirazione perchè il gatto ha difficoltà a ossigenarsi. Può capitare anche che i polmoni di un gatto malato si riempiono di liquido, presenta un respiro lento e affannoso. Per controllare la respirazione di un gatto bisogna contare quanti respiri effettua in 60 secondo con l’aiuto di un cronometro. Seduti in silenzio vicino a lui possiamo ascoltare se il respiro presenta rantoli e possiamo contare i respiri osservando l’addome gonfiarsi e svuotarsi a ogni respiro.

Nel caso si sentono rantoli o la frequenza respiratoria e fuori dai parametri vitali di un gatto sano bisogna consultare al più presto il veterinario. Infatti la respirazione del gatto potrebbe modificarsi in punto di morte. Il gatto potrebbe inoltre tenere la bocca aperta con la lingua di fuori. Al sopraggiungere della fine, alcuni gatti si esibiranno in rumori simili a gorgoglii, mano a mano che il sistema respiratorio smette di funzionare.

Come controllare Il tempo di riempimento capillare.

Per misurare il tempo di riempimento capillare bisogna esercitare una pressione sulle mucose per vedere quanto tempo impiegano a recuperare un colore normale. Di solito si fa la prova sulle mucose della bocca. Come detto in precedenza il tempo perchè la mucosa riprenda colore deve essere inferiore a due secondi. Se un gatto sta morendo questi tempi si dilatano anche se non di molto.

Il gatto sta morendo cosa fare e come prendersi cura negli ultimi istanti di vita.

Se un gatto presenta uno o più sintomi che abbiamo elencato in precedenza non significa per forza che il gatto sta morendo ma sicuramente che sta male. Per questo non bisogna gettare la spugna e aspettare la morte del gatto ma farlo visitare da un veterinario. Solo un veterinario sarà in grado di giudicare le condizioni di salute del gatto e se è giunta la sua ora o accusa malori curabili. Infatti consultare il veterinario è importante perchè una volta stabilito che l’intervento medico non prolungherà in modo significativo la vita del tuo gatto ci aiuterà a come affrontare i suoi ultimi giorni.

A seconda dei sintomi il veterinario può prescrivere farmaci antidolorifici, suggerirci come aiutarlo a mangiare e bere. Inoltre se il gatto sta soffrendo molto e sente dolore insieme al veterinario si potrebbe prendere in considerazione l’eutanasia.

Perché consultare il veterinario se pensiamo che il nostro gatto sta morendo.

Inoltre il consulto veterinario è importante perchè i sintomi di un gatto che sta morendo sono gli stessi della malattia renale cronica che è comune tra i gatti anziani. Anche se i sintomi sono molto simili a quelli di una morte imminente del gatto, con un intervento adeguato un gatto che soffre di questa malattia può vivere per molti anni.

Altre patologie che possono colpire un gatto con sintomi simili a quelli di un gatto che sta morendo possono essere provocati da un cancro, malattie del tratto urinario inferiore e altre patologie potenzialmente curabili. In ogni caso, il veterinario ti indicherà come prenderti cura del gatto fino alla fine della sua vita, per dargli le attenzioni e tutto ciò di cui ha bisogno. Come ad esempio aiutarlo a mangiare o fare i bisogni.

Se un gatto sta morendo a causa di una malattia che ha fatto il proprio corso, o di vecchiaia, non c’è molto che tu possa fare se non accompagnare il gatto mentre la natura fa il proprio corso. La cosa migliore da fare è dare al gatto un posto tranquillo e confortevole dove sistemarsi. Fai sentire al gatto la tua presenza, ma senza essere invadente e senza toccarlo troppo perchè potrebbe sentire dolore. Fagli delle piccole carezze di tanto in tanto, in modo che possa sentirsi rassicurato dalla tua presenza e attraversare questo momento senza ansia e paura, stando con lui fino all’ultimo in questo modo apprezzerà la tua compagnia e saprà di non essere solo.

cosa fare se il nostro gatto sta morendo.

Capire che il vostro gatto sta morendo può essere in realtà una fortuna anche se triste, infatti spesso quando il gatto sta morendo non ci da la possibilità di starci vicino. Prendere le misure adeguate per dare conforto all’animale nelle sue ultime ore di vita ed esprimendogli tutto l’affetto che provate può aiutare il gatto e noi in questo triste momento. Accarezzandolo amorevolmente, e standogli accanto in questo triste momento infatti può aiutarci a elaborare poi il lutto.

Per prendersi cura di un gatto che sta morendo la cosa migliore da fare è dargli un luogo caldo e accogliente dove possa riposare. Probabilmente non sarà in grado di muoversi, quindi trascorrerà la maggior parte del tempo nella sua cuccia. Per questo bisogna rendere più confortevole possibile il posto dove passera il suo ultimo tempo con morbide coperte. Bisogna assicurarsi che il posto scelto sia sempre pulito, lavando le coperte ogni volta che si sporcano. Non bisogna utilizzare detersivi molto profumati dal momento che potrebbero dare noia al gatto che sta male e magari non riesce a spostarsi. Se il gatto soffre di incontinenza bisogna prestare più attenzione e ripulire il tutto ogni volta che sporca.

In alcuni casi il gatto si avvicina alla lettiera ma non riesce ad entrarci perchè troppo debole in questo caso bisogna aiutarlo diverse volte al giorno. Parla con il veterinario per scoprire qualche soluzione che lo aiuti a evacuare più comodamente.

In alcuni casi bisogna prendere in considerazione il fatto di porre fine alla sua sofferenza, il veterinario saprà consigliarti se è il caso di affrontare l’eutanasia. Per questo bisogna controllare la sofferenza di un gatto che sta morendo anche se non piange o non indietreggia quando lo tocchi bisogna sapere che i gatti manifestano meno chiaramente la sofferenza.  Osservando un gatto con attenzione non è difficile capire quando sta passando un momento difficile. Infatti diventa più impulsivo, ansima o fa fatica a respirare, mostra riluttanza a muoversi rifiuta di mangiare o bere o la meno del solito.

Tenendo un diario sull’andamento dei giorni in cui il gatto sta male e i giorni che sembra stare meglio ovvero quelli in cui riesce ad alzarsi e muoversi o respirare facilmente. Potrebbe essere una buona idea per consultarsi col veterinario sull’eventualità di porre fine alle sue sofferenze.

Il gatto sta morendo perchè scegliere l’eutanasia.

L’eutanasia è un metodo umano per porre fine alle sofferenze di un gatto che sta morendo. Il veterinario è un professionista che non prende alla leggera la cosa e non lo fa se non è sicuro che il gatto sta morendo e soffre. Per l’eutanasia, il veterinario somministra un sedativo al gatto, seguito da un farmaco che lo porta a spegnersi serenamente. L’eutanasia è un processo indolore e richiede 10-20 secondi. Durante l’eutanasia del gatto puoi scegliere di stare in ambulatorio vicino al tuo micio oppure aspettare fuori. 

Gatto sta morendo
Gatto sta morendo

Cosa fare quando il gatto muore.

Per chi non ha mai avuto un animale domestico può essere difficile capire il legame che si instaura tra una persona e un gatto e quindi trova difficile capire il dolore che si prova quando un animale muore. Tuttavia la morte di un gatto può portare dolore tanto quanto la perdita di una persona cara. Per cui non preoccuparti, il periodo di lutto e di accettazione è lungo, ma vedrai che, con il tempo, il dolore si attenuerà.

Nonostante il dolore bisogna comunque occuparsi del corpo del gatto morto e della burocrazia che comporta. Se il gatto muore in casa, è importante conservare il corpo in un luogo fresco finché non si procede alla cremazione o alla sepoltura. Se fa particolarmente caldo si può utilizzare del ghiaccio, una volta avvolto il gatto in un telo di plastica o sacchetto lo si può adagiare in un scatolone con accanto qualche bottiglia d’acqua ghiacciata per rallentare la decomposizione.  Se il gatto muore nell’ambulatori del veterinario provvederà lui a conservare correttamente il corpo.

Una volta scelto tra la cremazione o la sepoltura il veterinario saprà consigliarti sulle soluzioni presenti in zona, sia per la cremazione che per la sepoltura. Se si sceglie la sepoltura è possibile farlo in un cimitero per animali o all’interno della propria proprietà. Se si decide di seppellire il proprio gatto in un terreno di proprietà bisogna prima avere un certificato del veterinario dove sia indicato che il micio in questione non fosse affetto da malattie infettive. In caso contrario la sepoltura è vietata perché può causare danni alla salute altrui.

È assolutamente vietato gettare il gatto nella spazzatura, pratica che oltre ad essere immorale e vergognosa mette anche a rischio la sanità pubblica, in extremis chi non opta per nessuna di queste soluzioni può dare il corpo al veterinario che provvederà alla smaltimento tramite la Asl.

Non sottovalutare il lutto per la perdita del gatto.

Perdere il proprio gatto è un’esperienza terribile, proprio come quando perdiamo una persona cara. I gatti ci accompagnano in ogni piccolo gesto quotidiano, e il vuoto che lasciano può essere enorme. Diamo dunque il giusto peso alla nostra sofferenza, valutando eventualmente anche una consulenza psicologica se ci accorgiamo di non essere in grado di gestire il lutto.

Non bisogna chiudere il nostro cuore ad un possibile nuovo arrivato a 4 zampe, non è un tradimento, ma potrebbe essere l’inizio di un’altra meravigliosa amicizia.

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