Pesce pilota

Pesce pilota in sintesi descrizione, habitat, alimentazione, pesca ed esche.

pesce pilota (Naucrates ductor), è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Carangidae,

Descrizione in sintesi del pesce pilota.

Il pesce pilota ha corpo poco compresso, con pelle ricoperta di squame molto piccole, che arrivano sulle guance e nelle regioni post-oculare e opercolare. La linea laterale è arcuata nella metà anteriore del corpo e rettilinea in quella posteriore e non possiede scaglie trasformate in scudetti ossei. Lungo il peduncolo caudale esiste un’espansione laterale a forma di chiglia. La testa ha un profilo ovale e muso arrotondato.

La bocca ha la mandibola lievemente sporgente. I denti sono piccoli, cardiformi e disposti in gruppi sulle due mascelle, sul vomere, sui palatini e sulla lingua. Gli occhi, circolari, sono piccoli.
La prima dorsale, con raggi spinosi, è quasi interamente infossata nel dorso degli esemplari adulti e non possiede membrana interradiale; la seconda dorsale, a raggi molli, ha il margine superiore leggermente incavato ed è più lunga dell’anale. La pinna anale è preceduta da due corte spine. La caudale è grande e forcuta, le pettorali corte e larghe e grandi quasi come le ventrali.

La colorazione del corpo è azzurrastra, con fasce trasversali blu-nero o bruno-nero, di cui alcune si estendono sulle pinne dorsali e anale. Le punte dei lobi della caudale sono nere con un piccolo margine bianco.
E’ una specie pelagica, che ha l’abitudine di precedere pesci di grossa taglia (particolarmente squali e mante).

Curiosità sul pesce pilota.

Gli esemplari adulti invece sono soliti seguire navi, tartarughe marine, mante, razze ma soprattutto gli squali.
Il rapporto di questo pesce con gli squali viene descritto come quasi simbiotico ed è estremamente raro che uno squalo si cibi di un pesce pilota tanto che si notano spesso piccoli pesci pilota che nuotano nella bocca degli squali per nutrirsi dei residui di cibo rimasti tra i denti, dei parassiti, degli avanzi di cibo e anche degli escrementi degli squali, fornendo in cambio un “servizio” di pulizia.

Brevemente distribuzione e habitat del pesce pilota.

Questa specie è diffusa nelle acque costiere dei mari temperati e tropicali di tutto il globo, compreso il mar Mediterraneo. I branchi dei pesci pilota sono sempre molto poco numerosi e nuotano al largo delle coste.  Gli stadi giovanili si trovano frequentemente vicino terra. Ha l’abitudine di radunarsi all’ombra di alghe o altri oggetti galleggianti. Si avvicina anche al sub, fino a mordicchiarlo sulla pelle.

Alimentazione in breve del pesce pilota.

Segue i predatori per nutrirsi dei residui di cibo rimasti tra i denti degli stessi predatori, dei parassiti, degli avanzi di cibo e anche degli escrementi.

I metodi di pesca e come pescare in mare  il pesce pilota.

Non è un pesce ricercato ma capita che rimane ingannato dalle esche dei pescatori sportivi sopratutto a bolentino.

Brevemente l’esca migliore per il pesce pilota.

Pesci opportunisti sicuramente possono abboccano alle esche utilizzate per il bolentino tipo sarda o gambero.

Dove pescare in sintesi il pesce pilota.

Sicuramente possiamo imbatterci in questo pesce a largo delle coste profonde.

 Brevemente periodo e mesi migliori per la pesca al pesce pilota.

I pescatori sportivi hanno il piacere della cattura di questa specie solo occasionalmente sopratutto il periodo estivo.

Nome dialettale in breve dei pesci pilota.

  • In Liguria e conosciuto come Pampanu, Pilotino.
  • Nel Lazio e conosciuto come Tanfanu o Fanfene.
  • In Sardegna e conosciuto come Fanfaru, Fanfiru, Fanfaru, Pampanu o Pampanu pilota.
  • Nelle Marche e conosciuto come Fanfano.
  • In Campania e conosciuto come Npamparo, ‘nfanfaro o Fanfano.
  • Inoltre in Calabria e conosciuto come Lampera, Pampinu o Fanfanu.
  • In Sicilia e conosciuto come Pampinu, Pisci d’ummra, Cavagnola, Pisci pampina, Pampana o Fanfalu.

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