Cosa mangia la ricciola
Sicuramente sapendo cosa mangia la ricciola ci può aiutare a scegliere l esca giusta per pescare questo splendilo e ambito pesce.
Conosciamo innanzitutto la ricciola per poi vedere cosa mangia.
Ricciola (Seriola dumerili), è un pesce marino appartenente alla famiglia Carangidae. Certamente è il più grande pesce della famiglia dei carangidi, potendo raggiungere i 2 metri di lunghezza e 70-100 kg di peso. È un pesce pelagico caratterizzato dalla colorazione argentea azzurra. Inoltre con una linea longitudinale di colore oro, coda forcuta e due pinne dorsali, la prima corta e la seconda lunga. Infine presenta una barra bruna obliqua che attraversa l’occhio.
Alimentazione in breve della ricciola.
In breve la ricciola è pesce predatore che si nutre di altri pesci sopratutto cefali, aguglie, sardine e acciughe. Infine spesso si avvicina a riva alla ricerca dei cefalopodi di cui va molto ghiotta.
l’habitat della ricciola e quindi l’habitat di ciò che si nutre.
È diffusa in tutto il mar Mediterraneo con altissime concentrazioni lungo le coste della Tunisia, dell’Algeria e del Marocco. Predilige le acque temperate, ma non disdegna ne quelle calde delle aree sub-tropicali, ne quelle più rigide dell’Atlantico orientale. Inoltre lungo le nostre coste è diffusa quasi omogeneamente, a condizione di trovare il proprio habitat naturale. Nel mar Adriatico è segnalata la sua presenza fino alle isole Tremiti. Anche a largo della foce del Po ne sono stati catturati alcuni esemplari di grande taglia. Infine nel Tirreno la troviamo lungo tutte le coste; con maggiore concentrazione nei dintorni delle isole e in tutte quelle aree dove ci sono sbalzi di fondale o secche affioranti.
Perciò l’esca e l’artificiale migliore per la riccola.
Per quanto riguarda lo spinning l’artificiale da scegliere e utilizzare sono poppers, WTD e skipping lures di generose dimensioni ( dai 14 ai 20 cm). Sicuramente gli artificiali devono essere dotati di armatura passante. L’esca naturare per la leccia amia è il pesce vivo da utilizzare con la tecnica del palloncino o a teleferica, i pesci esca come aguglie, cefali,occhiate e sauri e spigole da utilizzare possono essere di notevole dimensione, anche più di 500-600 gr. spesso si preferisce il cefalo per la sua resistenza all’innesco e la facile reperibilità col rezzaglio nelle foci vicino ai nostri spot.