Puntura del pesce scorpione

ATTENZIONE: Alla puntura del pesce scorpione o pesce leone.

Le vittime della puntura del pesce scorpione o pesce leone, sono sopratutto i pescatori sportivi non bisogna confonderlo con le gallinella. Questo pesce è diffuso nel Mar Rosso e nell’Oceano Pacifico, dal Sud-Est asiatico fino all’Australia, dal Giappone alla Polinesia. Abita le lagune e i fondali sassosi e di barriera fino a 150 metri di profondità. I giovani tendono ad allontanarsi in   mare aperto dal loro luogo di nascita, alla ricerca di nuovi habitat: questo giustifica la loro grande diffusione. La specie accidentalmente introdotta negli anni ’90 nell’Oceano Atlantico, invadendo progressivamente anche tutto il Mar dei Caraibi. Il pesce scorpione è una delle specie più invasive al mondo. Un team di ricercatori hanno segnalato La presenza del pesce scorpione in acque italiane, nella riserva naturale di Vendicari in Sicilia. Non è difficile immaginare una progressiva invasione lungo tutte le coste italiane.

Rimedi alla puntura del pesce scorpione o pesce leone e cosa fare in caso.

La puntura di questo pesce è in grado di produrre un avvelenamento che sono classificati in tre gradi:

  • Primo grado producono eritema, ecchimosi o anche cianosi della parte colpita.
  • Secondo grado compaiono vesciche attorno alla puntura.
  • Terzo grado producono necrosi locale e variazione della sensibilità, che possono durare anche per più giorni.

Più rari sono gli effetti a livello sistemico, che includono ma non sono limitati a questi: dolore alla testa, nausea, vomito, dolori e crampi addominali, paralisi agli arti, iper- o ipotensione, difficoltà respiratoria, ischemia del miocardio, edema polmonare, sincope. Sono stati documentati rari casi di decesso.

Il veleno per la precisione la tossina del pesce scorpione è termolabile. In caso di una puntura accidentale non è da prendere sotto gamma anche se non bisogna andare in panico. Alcuni accorgimenti possono aiutarci a combattere tale tossina:

Bisogna subito cercare di far fuoriuscire più sangue possibile premendo sulla ferita. Assolutissimamente si sconsiglia di tamponare la ferita.

sciacquare con acqua di mare e cerca di togliere ogni frammento di spina se presenti, evitando di lacerare la cute.

Non bisogna mai mettere del ghiaccio sopra anzi essendo una tossina termolabile bisogna avvicinare la ferita vicino una fonte di calore. Il calore uccide la tossina,immergere la parte del corpo interessato in acqua calda se possibile. Nel caso non si dispone dell’acqua calda si può riscaldare un oggetto e appoggiarlo sulla puntura.

Non è assolutissimamente sbagliato abbandonare la battuta di pesca sopratutto se siamo soli. Visto che può provocare in alcuni casi gravi conseguenze. Si consiglia di non prendere il tutto sotto gamma e rivolgersi al pronto soccorso o comunque a un dottore.

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